Dopo qualche giorno dal rientro è giunto il momento di qualche riflessione.
Finita la prima edizione del “Toast to Toast” pensavo che l’entusiasmo e la soddisfazione che trasparivano dagli sguardi e dalle parole di tutti i partecipanti fosse qualche cosa di irripetibile, dovuto forse al fatto che era la “prima edizione”, oggi, dopo un “Toast to Toast” molto più “Tosto” dello scorso anno, ho capito che non era solo la novità a provocare quei sentimenti ma una serie di fattori che miscelati insieme hanno creato un cocktail di emozioni.
Come primi ingredienti di questo cocktail metterei sicuramente le motivazioni originali che mi hanno spinto ad organizzare il TTT ovvero raccogliere fondi per la nostra fondazione, che grazie ai nostri clienti ed a noi tutti sta realizzando veramente grandi cose, e poi la voglia di fare sport per divertirmi e per stare bene; a questi due basilari ingredienti se ne sono però aggiunti altri due, che probabilmente, per chi ha partecipato, sono risultati essere ancora più importanti; il primo è quello di aver raggiunto un obiettivo per molti di noi quasi impensabile, se due anni fa qualcuno mi avesse detto che sarei andato da Senigallia a Genova in quattro giorni facendo tre passi appenninici (due a 1000 mt ed uno a 600), probabilmente gli avrei dato del matto, e quello che abbiamo fatto è secondo me un’ulteriore prova che con la volontà e la determinazione si ottengono grandi risultati; il secondo ingrediente che si è aggiunto è il fatto che questo obiettivo l’abbiamo raggiunto anche grazie ad un favoloso lavoro di squadra, aiutarsi e sostenersi nei momenti difficili e condividere le gioie e le fatiche credo che sia stato per tutti noi molto importante, come ben diceva Ray Kroc “nessuno di noi è meglio di tutti noi”.
Un ringraziamento particolare devo farlo a chi ci ha accompagnato in questa avventura, ovvero ai tre colleghi motociclisti William, Alessandro e Gianni per il loro prezioso e faticoso lavoro di scorta, Enzo che ha guidato uno dei due pulmini, Sabrina che oltre a guidare l’altro pulmino ci ha aiutato con i suoi massaggi defaticanti, Gabriele il nostro fotografo nonché cameraman ed infine Silvana che fra un bagno alle terme ed una seduta dal parrucchiere ci ha supportato e sopportato.
Infine vorrei spendere qualche parola ancora per un ulteriore encomio a Michele Barbiere, aver messo il sedere su una bicicletta da corsa per la prima volta solo un mese prima ed aver portato a termine sia la prima che la terza tappa credo che sia qualche cosa di epico e che credo ricorderemo anche fra vent’anni davanti ad un bicchiere di buon vino.
Direi che ho terminato, non mi resta che dare appuntamento a tutti i partecipanti a Settembre per rivedere insieme foto e filmati ma soprattutto ci si rivede il prossimo anno per il “Toast to Toast” 2009.