Arthemalle Roberto

TOAST TO TOAST 2009

Fantastico!!!
Non ho altro da aggiungere se non un grazie a Bepi per la bellissima ultima tappa, ho ancora nei miei occhi le immagini di quelle meravigliose vallate.
Vorrei dedicare invece qualche riga al commento di Daniele (vedi più avanti sotto la “S” di Strizzolo oppure di Str…): guarda che sul Fedaia non mi sono fermato perché stravolto dalla stanchezza, dalla sete e dal mal di sedere, ma, dato il mio proverbiale altruismo, per dare sostegno al mio amico Franco (che certamente non negherà questa mia affermazione, vero Franco?!); poi, scusa, mi spieghi cos’è il “furgone scopa”? Sai non avendolo mai usato non riesco neppure ad immaginarlo.
Un abbraccio a tutti con affetto (anche a Daniele)

Bianchini Fabio
Sono partito poco allenato ma confidando di trovare le energie strada facendo.
Ho scoperto che senza o poco allenamento non si va molto lontano anche se non pensavo di arrivare fino a Trento.
Ma la cosa più bella è che ho passato tre giorni con un gruppo fantastico che mi ha fatto provare emozioni sportive e soprattutto dimenticare i problemi di lavoro.
Ciao

Bigardi Gianni
Caro Roberto, i commenti di chi mi ha preceduto credo siano la migliore testimonianza di quanto valida sia l’iniziativa.
L’unione di sport,beneficenza,cameratismo, ha dato frutto ad una miscela più che vincente affinata negli anni.
Da parte mia non avendo le capacità tecniche per valutare il percorso se non nella bellezza dei panorami devo dire che oltre
ad avermi fatto calare di peso hai contribuito alla mia spiritualità come nel momento in cui sul Fedaia mi è apparsa la Madonna.
Scherzi a parte sono sicuro sia motivo d’orgoglio per tutti noi essere stati li. Di quei quattro giorni mi resteranno tante immagini in memoria,
alcune felici come la bicchierata dall’amico Fossati, altre più tristi, come il viso di quella bimba In casa Ronald, altre comiche,come scalata per
guadagnare l’albergo a Trento o gioiose come la pasta al rifugio dopo tanta fatica e poi tante altre belle e intense per le quali ti ringrazio ancora.
E adesso come ha detto Donata sotto con la Florida !!! ( in tutti i sensi ) non vorrei che ci rilassassimo troppo !

Caparelli Sandro
Il Toast to Toast è riuscito nel miracolo di far diventare ciclisti veri anche 40 dilettanti come noi.
Una spinta di solidarietà per gli altri e anche per noi stessi

Greco Giuliano
Caro Roberto,
con piacere ti invio le mie impressioni e sensazioni da neofita non solo della Toast to Toast ma anche da ciclista (penso e spero di potermi adesso definire tale!!!)
E’ stata una esperienza bellissima ed indimenticabile, e l’ essere arrivato vivo in cima al Fedaia , anzi vivissimo mi ha regalato una emozione enorme. ( sono ancora adesso gonfio come un tacchino!!!)
Ma mille sono le cose buone che posso dire su questa esperienza.(le cattive …..non pervenute)
L’ aver fatto qualcosa che fino a un’ anno fa avrei definito impossibile (di dubbi ne ho avuti fino al giorno della partenza da Milano), il gruppo con cui ho condiviso questi quattro giorni da cui ho ricevuto amicizia , consigli e qualche gradito sfottò, la bellezza del percorso ed in fine ma tutt’ altro che meno importante la consapevolezza che abbiamo anche portato un qualcosa di importante a chi né ha necessità – Casa Ronald per intenderci – e che è valsa da sola lo sforzo fatto per l’ allenamento necessario a non morire dietro chi la bici la vive molto più di me.
Nonostante la stanchezza alla fine mi è dispiaciuto pensare che l’ indomani non avrei inforcato la mia bici e macinato almeno 100 km. ……. ma forse un’ altro giorno non lo avrei retto! Mi allenerò di più per il futuro.
Se sarà possibile, mi piacerebbe partecipare anche alla prossima edizione e magari fare qualcosa di più per questo appuntamento tra amici che amano la bicicletta ed il vivere bene.
Un caro saluto a tutti, compagne e compagni di avventura ed un grazie di cuore.

Lanza Dino
Che dire se non che sono stato felicissimo d’aver partecipato a questa edizione del “Tost to Tost”.
Felice e soddisfattissimo, perchè c’è stata un’organizzazione impeccabile.
Felice e soddisfattissimo, perchè ho conosciuto persone veramente gentili e amanti del ciclismo.
Felice perchè da subito, tra tutti si è instaurato un clima d’amicizia e cameratismo che raramente avviene. Ma questo si sa, probabilmente è dato dal condividere la sofferenza e la gioia del pedalare insieme tutti i giorni.
Felice e soddisfatto perchè il percorso mi è piaciuto tantissimo.
Soddisfatto perchè non avevo mai fatto tragitti superiori ai 140 km, ma con voi li ho superati senza eccessivi sforzi.
Sinceramente stupito e compiaciuto per la cortesia ineguagliabile che tutti Voi licenziatari mi avete dimostrato in ogni occasione e ogni giorno.
Non per ultimo, felice d’aver conosciuto la Vs Fondazione e lo spirito con cui tanti di Voi operano in favore di questa.
Mi auguro quindi, di poter un altro anno, partecipare a qualche altra edizione del “Tost to Tost”, che spero vivamente tu vorrai ancora e sempre organizzare. Ne sarei veramente felice e onorato.
Colgo l’occasione per ringraziare ancora tutti per l’amicizia dimostratami ed un particolare ringraziamento a tutti Voi licenziatari.
Un abbraccio forte a te e a tutti gli altri partecipanti.
Felice d’esserci stato anch’io.
Ciao.

Morganti Renzo
La casa Ronald di Brescia con i dolci occhi della bimba di Benevento suaospite, la lunghissima ciclabile costeggiante l’ Adige che moriva in mezzo ai meleti, la scalata alla Marmolada nel pieno silenzio tra goccie di sudore sulla canna della bici e tornanti numerati come i gironi dell’ inferno, la faccia dei ns. eroi Gigi-Pietro-Daniele mentre cercavano disperatamente di raggiungere l’ albergo a Trento su di una salita al 17%, il prosciuttto in piazza a San Daniele, la freschezza delle “giovani marmotte” Nicolas-Andrea-Cesare, la principesca accoglienza riservataci dai Licienziatari di Trento e Udine. Sono questi i ricordi piu’ cari che terro’ con me sino al prossimo Toast to Toast. Grazie a tutti della splendida pedalata.

Moroni Marcello
Non è stato facile conciliare le diverse anime dei cicloturisti (o presunti tali), ma ci sei riuscito benissimo grazie all’impegno, alla competenza ed alla passione che hai dimostrato di avere. Qualche particolare non è andato per il verso giusto ma questo accrescerà la tua esperienza in vista di impegni futuri.
Per quanto mi riguarda è stata una bella esperienza che spero di poter ripetere.
Ciao, Marcello

Murari Donata
La prima considerazione che mi sento di fare è che hai un coraggio da leone per organizzare una cosa del genere.Una quattro giorni veramente simpatica, divertente e, nonostante la fatica, rilassante perché ci ha fatto “staccare” , passando giornate veramente piacevoli in compagnia di gente piacevole!
Con Sergio dicevamo che ci sembra di avere fatto una settimana di ferie… a proposito, abbiamo scoperto che aveva preso l’influenza il poveretto! Comunque è servito anche così…
Aggiungerei che, impressione mia, la cosa sta avendo troppo successo: mi sembra che cominci ad avere delle dimensioni forse un po’ difficili da gestire, l’aspetto “familiare” e goliardico con cui è iniziato si sta trasformando in un avvenimento quasi professionistico: non è che andando avanti così dovrai farti aiutare da qualcuno?
Intanto comincia a pensare alla Miami – Orlando…
Un abbraccio
Donata e Sergio

Pagliarani Andrea
TOAST TO TOAST… CHE DIRE TOSTISSIMA!
Quando mi è stato chiesto di partecipare non avrei mai pensato di divertirmi così tanto!
Anzi ero proprio preoccupato!
Ingaggiato come gregario ho assillato il mio capitano (Lele Tumini ndr) per sapere percorso, altimetrie, km e tappe ma poi, una volta salito in sella, mi sono dimenticato di tutto!
Questo grazie
Allo scopo per la Fondazione Ronald McDonald’s!
Alla compagnia sempre allegra nonostante la fatica e la pioggia!
Al cibo mamma mia quanto!
All’organizzazione veramente impeccabile!
Al percorso che valli… che monti… che salite!
VOTO UN BEL 10 E LODE!
GRAZIE A TUTTI PER QUESTA BELLISSIMA ESPERIENZA!!!

Parisi Enrico
Ringrazio tutti aspettando la prossima edizione,sensazioni cosi’non è facile metterle in parole,grazie di cuore.

Parodi Filippo
Pronti, Via !
È il Toast to Toast !, kilometri, salite, mangiate, sudore, bevute e discese e risate e sfottò e kilometri…
In una trance di 600 km, che ricordo tutti, e 4 giorni che nei ricordi si mischiano e confondono in un meraviglioso puzzle di emozioni.
Quest’anno siamo 40, qualcuno dice troppi, si perde un po’ l’aspetto umano, di alcuni conosco la bici, la ruota (posteriore..), la faccia sotto il casco ma il nome quello non lo ricordo, però che bello vedere tutto il gruppo che sfreccia in fila indiana.
Per quattro giorni ci sentiamo ciclisti , è il sogno di un bambino !
Qualcuno per strada ci applaude, ci fanno le foto, negli alberghi facciamo notizia e rumore. E poi il rituale della doccia e i discorsi a cena, insomma siamo dei ciclisti !
E che ricordi, il Duomo, i salumi di Eugenio, gli occhi di un bambino alla Casa Ronald, il tavolo con gli amici di una vita, la pasta alle 6 del mattino,la Marmolada, il diluvio, l’emozione del Vajont, i colori di un Friuli meraviglioso, il porfido di San Daniele ed il prosciutto maestoso che ci aspetta lì in piazza e mille altri fino alla meritata bevuta da Daniele.
E quanti profumi, odori e colori di un’Italia vista da un sellino.
E le gambe girano sempre e non fanno male ed anche l’ultima dura salita che, come si dice in gergo, fa esplodere il gruppo, passa via verso il brindisi di Udine.
E all’ultima cena si parla del percorso dell’anno dopo, è il Toast to Toast, solo chi lo fa può capire
Per me un’emozione in più, mio figlio che decide di venire con noi a condividere questa esperienza che ricorderà per sempre
grazie Roberto

Rizzo Pietro
Definire un classico è sempre difficile e, anche se molto giovane, il Toast to Toast è già un classico. Grazie alla perseveranza e impegno di Roberto e al coraggio e incoscienza di un manipolo di ardimentosi, si rendono possibili imprese ardue. E’ un’esperienza eccezionale, umana e sportiva, che arricchisce tutti coloro che vi partecipano.
Per quanto mi riguarda, mi rendo conto che quest’anno non sono stato disciplinatissimo. Ma quest’anno dovevo pedalare anche per mio padre, grande appassionato di ciclismo, scomparso proprio al termine della tappa di Sarzana dello scorso anno. Giuro che il prossimo anno sarò al servizio del gruppo (quasi) sempre!
Un grazie particolare agli autisti, senza di loro sarebbe davvero dura.

Rossi Alessandro
Ciao Bello,
E’ stato un piacere accompagnare dei ciclisti non proffffessionisti ma direi molto più coriacei (vedi salite).
La prima tappa mi sembrava un tour grastonomico ( anche il nome sarebbe indovinato) …………………. Avete mangiato SEI volte!!!
L’ospitalità dei Sig. Licenziatari molto gradevole.
Un plauso alla organizzazione del Presidente.
BRAVI, BELLI E SIMPATICI spero di rivedervi presto!!! ( se ai bivii andrete tutti dalla stessa parte!!)

Rossi Franco
L’accostamento ad una “gita gastronomica” oppure alle grandi imprese di ciclisti “tosti” quanto basta, non è lontano dalla realtà.
Ma c’è dell’altro: il significato più profondo di questa esperienza è la possibilità di ritovarsi, anno dopo anno, magari un pò cambiati, chi un pò più brizzolato e chi un pò più magro (non è il mio caso), con la stessa voglia di condividere gioie e fatiche in questi 4 giorni assieme.
Un rituale che si ripete nella spensieratezza del divertimento e nella gioia della solidarietà per chi in questo momento ha bisogno di aiuto.
Da Franco e Federico, un abbraccio a tutti i compagni di pedale e un vivo complimento al “presidente” Roberto Arthemalle per quanto ogni anno riesce a creare.
PS: Caro Presidente, Daniele dice di averci visto fermi in una curva sul Fedaia mentre lui pedalava leggero verso la cima (vedi sopra)… ovviamente io nego tutto… e poi tutti sanno semmai che “il presidente” non si ferma, ma sosta temporaneamente… e poi anche se fosse, lui non si riposa ma eventualmente riflette sul da farsi… e in quel momento ne avevamo di motivi per riflettere… pur non potendoci chiedere “…ma chi ce l’ha fatto fare ?!?…”

Strizzolo Daniele
Dopo le sofferenze fisiche e psicologiche delle prime due edizioni, ma, soprattutto, l’onta subita sul passo della Consuma dove ignobilmente ho ceduto alla tentazione del furgone scopa, il mio obiettivo dichiarato per l’edizione 2009 era quello di umiliare il magnifico presidente Roberto Arthemalle. Ebbene con grande gioia l’ho visto arrancare sul passo Fedaia e addirittura fermarsi prima di un tornante stravolto dalla fatica. Con il più classico dei Bye-Bye Baby ho raccolto le mie ultime forze e grazie allo stimolo dell’imbarazzante situazione, sono letteralmente volato in cima. Il povero Presidente mi ha raggiunto più tardi, affaticato e con la Madonna di Fatima dolcemente seduta sulla sua spalla destra. Coraggio Presidente, piccoli ciclisti panzuti crescono!

Surdi Massimo
Quest’anno sono arrivato al 3° toast to toast è ogni anno si rivela sempre più un esperienza entusiasmante, quest’anno abbiamo visto sicuramente i paesaggi più belli e suggetivi di tutte le edizioni, un grazie particolare a Roberto Arthemalle per l’organizzazione e a tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita di questa magnifica esperienza…al prossimo anno!!

Tumini Lele
Il ciclismo e’ uno sport che semplicemente…. non mi piace ! ho sempre giocato a pallone, tennis, e tutti gli altri sport dove c’e’… una palla, di qualsiasi dimensione !!! ho sempre trovato il ciclismo …troppo monotono e faticoso.. ma lo scorso anno, grazie a Roberto,sono salito in bici ad aprile ed ho partecipato per la prima volta, con il mio compagno novizio come me Michele Barbiere, al toast to toast.
Lo scopo della fondazione, l’umilta’ e la disponibilità di quelli che per me sono fenomeni (stefano, pietro e tanti altri)lo spirito goliardico, mi ha fatto sentire…. Orgoglioso di averne fatto parte.
E quest’anno ancora di piu’!!! ho coinvolto anche Andrea Pagliarani, che si e’ inserito benissimo nell’avventura….
Arrivata la primavera avevo un solo obiettivo : riuscire a partecipare !!!
Ormai e’ diventata una manifestazione importante per tutti noi, per tutti i sentimenti positivi che riesce a scatenare!
Grazie Roberto,grazie di avermi fatto scoprire questo sport attraverso il nostro nobile obiettivo!
Sono orgoglioso di averti come collega e come presidentissimo del toast to toast!!!
Cavolo che sviolinata!!!il solito romagnolo….

Vargiu Alessandro
Siamo partiti tre anni fa quasi per gioco, se mi ricordo bene per una “battuta” tra Roberto ed un suo amico…. Ho accettato di “scortare” con la moto questa carovana di intrepidi con divertimento.
Anche se quest’anno ho potuto fare solo le ultime due tappe, mi riempie di gioia il ricordo e gli sguardi preoccpati dei partecipanti quando dovevano affrontare una “leggera salita (14%)”… Grazie a tutti Voi per le belle giornate passate…anche se un pochino bagnate!!!!

Zocca Andrea
Da neofita della bici, con 2 mesi di anzianità come cicilista, posso dire che è stata un’esperienza assolutamente superiore ad ogni più rosea previsione, sotto tutti gli aspetti. Da quello umano, ma ero certo della bontà della compagnia, a quello sportivo, andare in bici si è rivelato molto più divertente del previsto, a quello personale, mai e poi mai avrei pensato di portare a termine tutti i chilometri del percorso, a quello tecnico, ho infatti conosciuto (ma non ben capito ancora) un mondo di telai al carbonio, cambi compatti, gel ovunque (nell’imbottitura delle selle, sui muscoli, da mangiare mentre si pedala, sperando non sia sempre lo stesso prodotto) e ho scoperto che 34×19 non vuol dire solo 646.
Un grazie per questa esperienza a tutti, per la compagnia e per la pazienza dimostrata nell’aspettarmi dopo ogni salita, ma un grazie particolare a Michele e Sergio, che con il loro sostegno dal pulmino hanno reso meno drammatica l’ascesa solitaria al Fedaia, e poi un grazie ai colleghi per l’accoglienza ricevuta, un grazie a Roberto per la perfetta organizzazione ed un grazie infine alle tante (ma mai abbastanza) discese, perfetta metafora della vita: brevi attimi di piacere in mezzo a lunghi periodi di sofferenza….